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"Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo! (Norma Desmond / Gloria Swanson - Viale Del Tramonto)

La Leggenda Degli Uomini Straordinari


Premessa: nonostante le intenzioni non ci troviamo tanto di fronte ad un kolossal quanto piuttosto ad un popcorn movie bello denso delle spacconate che tanto possono piacere ad un pubblico di adolescenti.
Peccato che l’adolescente medio odierno sappia tutto delle gesta televisive della De Filippi ma ben poco di Allan Quatermann, Dorian Gray, Mina Archer, Tom Sawyer, il capitano Nemo e, soprattutto, del famigerato professor Moriarty, nemico principe di Sherlock Holmes (quest’ultimo stranamente assente dal film, mah…).
La tragedia è che si ha la sensazione che lo sceneggiatore del film abbia adattato la graphic novel di Alan Moore senza che sapesse poi tanto dei sunnominati personaggi, dal momento che sono tutti tagliati con l’accetta ed ognuno di loro è solo la caratteristica che lo contraddistingue e non una persona completa.
Mentre è quantomeno curioso ri-vedere Sean Connery al cospetto di un M, storicamente almeno 60 anni prima del Bond al quale deve una lunga carriera cinematografica, è sicuramente imbarazzante assistere ad una serie di azioni che è difficile classificare sotto una categoria più elegante di “cazzatona”.
Qui si fa confusione tra Verne e Salgari passando per Melville, e quindi il capitano Nemo di 20000 Leghe Sotto I Mari è vestito e si comporta come un attempato Sandokan, con tanto di spada usata come una vera scimitarra, il suo Nautilus è arredato come una Love Boat in salsa indiana (è grande come un grattacielo ma poi passeggia con disinvoltura tra i canali veneziani!) ed il primo ufficiale esordisce con un “Chiamatemi Ismaele” da reclamare punizioni corporali.
Allo stesso modo forse gli autori pensano che Poe e Stevenson fossero lo stesso scrittore e quindi ci fanno sapere che era mr. Hide a compiere i delitti della Rue Morgue.
Lo stesso Hide più che il lato oscuro del dottor Jeckyll appare come un gommoso incredibile Hulk con la faccia di Adriano Celentano che zompetta sui tetti di Francia come un Quasimodo qualunque e mai nel film è davvero cattivo come dovrebbe.
Il vertice del ridicolo si tocca con il super-Hide, una enorme bistecca al sangue che mena sventole, e con la ventilata ipotesi di resurrezione (sic!) di Connery / Quatermann.
Dal momento che il film si apre e si chiude in Africa c’è quasi da stupirsi che in questa incredibile montagna di fesserie non sia stato infilato anche Tarzan!
Unico pregio: gli effetti speciali, davvero riusciti nel realizzare il viso a metà dell’uomo invisibile... Non vi avevo detto che c’è anche lui?

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