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"Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo! (Norma Desmond / Gloria Swanson - Viale Del Tramonto)

La Ricerca Della Felicità


Avevo due biglietti gratis della Coop, dei film in programmazione avevo già visto tutto quello che mi interessava. Dovevo scegliere tra questo e Apocalypto, ma Gibson come regista mi ha sempre fatto l’effetto guttalax e quindi ho scelto il male minore.
L’ambientazione anni Ottanta è perfetta, richiamata anche dalla grana grossa della pellicola. La fotografia superba.
Will Smith…. Bah, vediamo. Si è autoprodotto il film che avrebbe dovuto fruttargli l’Oscar per il miglior attore e se fosse accaduto non sarebbe stato certo un furto: che sia bravo è indiscutibile e la sua recitazione non è stata rovinata neanche da Muccino, che altrove ha dimostrato di essere regista solo perché riesce a tirar fuori l’isterico che c’è in te in una sorta di “BUYzzazione” collettiva, dalla Sandrelli ad Accorsi.
In questo film il Muccino-Touch si nota solo in un paio di sequenze, ossia negli amari confronti tra moglie e marito, ma per fortuna non gli è stato consentito di strafare.
Curioso trovare accanto a Smith, nel ruolo del figliolo, il vero bambino di Smith. Emozionante vederli dormire assieme al cesso pubblico, al ricovero per barboni, mangiare alla mensa dei poveri, anche perché a fine riprese immagino si tornava in alberghi a dieci stelle e mezza.
I soldi. Ecco, la ricerca della felicità. Ecco cosa insegnare ai nostri figli, ed a quello di Smith per primo. Cos’è la ricerca della felicità? La ricerca dei soldi. Abbiamo voglia di sbattere la testa al muro sul desiderio di riscatto, sul rivendicare la dignità umana… Con questo film abbiamo scoperto che senza soldi le mamme se ne vanno, ci lasciano soli coi papà pieni di debiti, ed il riscatto comincia coi soldi. Soldi soldi soldi, ecco la morale americana, ecco la democrazia che si esporta in tutto il mondo.
Infine la bella colonna sonora. Muccino ha voluto un unico italiano con se in America, il suo fido Guerra, figlio dell’ottimismo che è il sale della vita, che confeziona una superba colonna sonora. Tanto bella che somiglia tanto a quella di “Forrest Gump”.

1 commenti:

Cindry ha detto...

Un amico me ne aveva parlato benissimo, un film poetico, mi disse.
Uno di quelli che ti fanno piangere.
Allora l'ho affittato e subito visto.
Che delusione. La poesia per me è altro, i sogni sono altri.
L'ho trovato squallido anche se ben recitato.
Ognuno di noi dovrebbe vederlo per capire quanto è penosa la società americana, questo è il senso che del film... senza soldi non sei nessuno.

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